Nel 1969 Boyne introdusse per la prima volta le griglie in titanio per la ricostruzione di grandi difetti ossei discontinui (1-7). Successivamente altri autori suggerirono l’utilizzo di griglie anche per il ripristino di deiscenze ossee nelle creste alveolari residue (8,9). Von Arx et al. furono i primi autori a dimostrare l’efficacia e la prevedibilità dell’utilizzo chirurgico delle griglie in titanio, riportando risultati favorevoli sia prima che contestualmente al posizionamento dell’impianto (10-13). Questi autori svilupparono la cosiddetta tecnica “TIME”, che utilizza una griglia in micro-titanio specificatamente progettata per rigenerare i difetti della cresta. Nel corso degli anni sono stati studiati diversi modelli di mesh, con il tentativo di migliorare la stabilizzazione dell’innesto osseo e di ridurre al minimo il collasso dell’innesto e/o la deiscenza dei tessuti molli. L’obiettivo dell’impiego delle griglie in titanio non era quello di creare uno spazio osseo isolato con una barriera occlusiva, ma quello di mantenere uno spazio in cui l’innesto osseo potesse riorganizzarsi e favorire la formazione di nuovo osso (14).
Il titanio è stato ampiamente utilizzato in numerose applicazioni chirurgiche grazie alla sua biocompatibilità, alla sua elevata resistenza e rigidità, alla sua bassa densità e corrispondente peso ridotto e alla sua capacità di resistere alle alte temperature e alla corrosione. Di conseguenza, le griglie in titanio hanno eccellenti proprietà meccaniche e la loro rigidità assicura un efficace mantenimento dello spazio, evitando il collasso dei tessuti molli e lo spostamento dell’innesto. Inoltre hanno una buona plasticità e possono essere facilmente piegate, sagomate e modellate per adattarsi a un difetto osseo (15).
In passato le griglie in titanio venivano tagliate, piegate e modellate per adattarsi e trattare il difetto osseo. Questo approccio richiedeva molto tempo “chair-side” ed era richiesta una notevole abilità nella modellazione della griglia, rendendo il risultato “mano-dipendente”. Spesso gli angoli tagliati e i bordi danneggiavano la mucosa, esponendo la membrana e portando potenzialmente a infezioni e al fallimento dell’intera procedura di aumento osseo (16,17). Tuttavia, gli sviluppi della tomografia computerizzata (TC), della progettazione assistita da computer (CAD) e della produzione assistita da computer (CAM), hanno modificato il flusso di lavoro di numerose discipline mediche, tra cui l’ortopedia, la chirurgia maxillofacciale e l’odontoiatria implantare (18-20). Infatti, con lo sviluppo della tecnologia CAD/CAM, è migliorata la capacità di rigenerare i difetti cranio-maxillo-facciali migliorando il risultato sia estetico che funzionale dei pazienti. Questi pazienti vengono prima “trattati” virtualmente, con la pianificazione digitale preoperatoria e la progettazione di dispositivi medici prefabbricati e personalizzati. Gli studi dimostrano che questo approccio CAD/CAM porta a interventi chirurgici più accurati e meno invasivi e a tempi di intervento più brevi (21,22).
Recentemente sono state sviluppate tecniche di prototipazione rapida (RP) basate su dati digitali per molte diverse applicazioni cliniche. I 3 metodi di prototipazione rapida più comuni sono:
Questi metodi utilizzano un laser ottico ad alta potenza per fondere la polvere metallica in componenti solidi costruiti strato per strato e si basa su un file digitale tridimensionale che crea lo stesso oggetto tridimensionale. In particolare, la DMLS presenta molti vantaggi: può funzionare con un’ampia gamma di materiali, ha un costo relativamente basso e si traduce nella produzione di griglie pronte per l’uso, con una forma quasi ideale. Ha però alcuni svantaggi come il fatto che è un processo lento da completare, ha un investimento iniziale elevato per ottenere le attrezzature e che le parti prodotte possono avere una superficie leggermente ruvida (23). Uno studio comparativo sull’aumento osseo ha valutato i risultati dell’innesto osseo con griglia convenzionale versus griglia personalizzata; l’utilizzo della griglia personalizzata riduceva significativamente il tempo necessario per eseguire l’intervento chirurgico di aumento osseo. Inoltre, il numero di viti in titanio utilizzate per immobilizzare la griglia e l’innesto era significativamente inferiore nel gruppo con griglia personalizzata. Non ultimo, la mesh personalizzata presentava un tasso di complicanze notevolmente inferiore (personalizzata = 7,7%; convenzionale = 23,1%), con una conseguente minore esposizione o infezione della mesh (24).
Riassumendo, i principali vantaggi dell’utilizzo di una griglia personalizzata in titanio sono (25):
Il titanio è il metallo di elezione quando si realizza la griglia con DMLS; il titanio ha un’elevata resistenza, è leggero, resistente alla corrosione e biocompatibile e, soprattutto, è in grado di osteointegrarsi. Il processo DMLS permette di personalizzare digitalmente una mesh in titanio precisa sul difetto, che viene quindi prototipata e verificata su modelli virtuali per verificarne l’adattamento, la forma e l’estensione. Solo dopo la verifica definitiva del prototipo della griglia, la griglia in titanio viene stampata prima dell’intervento chirurgico di aumento osseo.
22.Levine JP, Patel A, Saadeh PB, Hirsch DL. Computer-aided design and manufacturing in craniomaxillofacial surgery: the new state of the art. J Craniofac Surg 2012;23:288-93.
25 Bai L, Ji P, Li X, Gao H, Li L, Wang C. Mechanical Characterization of 3-Dimensional-Printed Individualized Ti-Mesh (Membrane) for Alveolar Bone Defects. J Healthc Eng. 2019 Jan 29;2019:4231872
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